Perché includere la prospettiva del ciclo di vita?

Prospettiva del ciclo di vita: secondo la Norma ISO 14001 un approccio sistematico alla gestione ambientale può fornire al top management informazioni utili per costruire il successo a lungo termine e creare opzioni per contribuire allo sviluppo sostenibile controllando o influenzando il modo in cui i prodotti e i servizi dell’organizzazione sono progettati, fabbricati, distribuiti, consumati e smaltiti utilizzando una prospettiva del ciclo di vita (Life Cycle Perspective – LCA) che può impedire che gli impatti ambientali vengano involontariamente spostati altrove all’interno del ciclo di vita.

Cos’è un ciclo di vita?

La definizione di ciclo di vita è “Fasi consecutive e interconnesse di un sistema di prodotti (o servizi), dall’acquisizione di materie prime o dalla generazione da risorse naturali allo smaltimento finale. Le fasi del ciclo comprendono l’acquisizione delle materie prime, la progettazione, la produzione, il trasporto/consegna, l’uso, il trattamento di fine vita e lo smaltimento finale“.

La valutazione del ciclo di vita è un requisito della ISO 14001?

No, non è un requisito come chiaramente indicato nell’allegato della norma ISO 14001 A6.1.2: “Nel determinare gli aspetti ambientali, l’organizzazione considera una prospettiva del ciclo di vita. Ciò non richiede una valutazione dettagliata del ciclo di vita; È sufficiente riflettere attentamente sulle fasi del ciclo di vita che possono essere controllate o influenzate dall’organizzazione. Le fasi tipiche del ciclo di vita di un prodotto includono l’acquisizione delle materie prime, la progettazione, la produzione, il trasporto / consegna, l’uso, il trattamento di fine vita e lo smaltimento finale. Le fasi del ciclo di vita applicabili varieranno a seconda dell’attività, del prodotto o del servizio“.

Perché considerare la prospettiva del ciclo di vita?

Il motivo secondo la norma ISO 14001 è che “Alcuni degli impatti ambientali significativi dell’organizzazione possono verificarsi durante il trasporto, la consegna, l’uso, il trattamento di fine vita o lo smaltimento finale del suo prodotto o servizio. Fornendo informazioni, un’organizzazione può potenzialmente prevenire o mitigare gli impatti ambientali negativi durante queste fasi del ciclo di vita. L’organizzazione considera l’estensione del controllo o dell’influenza che può esercitare su attività, prodotti e servizi considerando una prospettiva del ciclo di vita“.

Alcuni esempi pratici sulla Prospettiva del ciclo di vita

Una prospettiva del ciclo di vita include la considerazione degli aspetti ambientali delle attività, dei prodotti e dei servizi di un’organizzazione che può controllare o influenzare. Le fasi di un ciclo di vita includono l’acquisizione di materie prime, la progettazione, la produzione, il trasporto / consegna, l’uso, il trattamento di fine vita e lo smaltimento finale.

Quando si applica una prospettiva del ciclo di vita ai propri prodotti e servizi, l’organizzazione deve considerare quanto segue:

  • la fase del ciclo di vita del prodotto o del servizio,
  • il grado di controllo che ha sulle fasi del ciclo di vita, ad esempio un progettista del prodotto può essere responsabile della selezione delle materie prime, mentre un fabbricante può essere responsabile solo della riduzione dell’uso delle materie prime e della minimizzazione degli scarti di processo e l’utilizzatore può essere responsabile solo dell’uso e dello smaltimento del prodotto,
  • il grado di influenza che ha sul ciclo di vita, ad esempio il progettista può influenzare solo i metodi di produzione del produttore, mentre il fabbricante influenza anche il design e il modo in cui il prodotto viene utilizzato o il suo metodo di smaltimento,
  • la vita del prodotto,
  • l’influenza dell’organizzazione sulla catena di approvvigionamento,
  • la lunghezza della catena di approvvigionamento,
  • la complessità tecnologica del prodotto.

L’organizzazione può prendere in considerazione quelle fasi del ciclo di vita su cui ha il maggiore controllo o influenza in quanto possono offrire la maggiore opportunità per ridurre l’uso delle risorse e minimizzare l’inquinamento o gli sprechi.

Conclusioni sulla Prospettiva del Ciclo di Vita

La “Prospettiva di Ciclo di Vita”, rappresenta dunque un approccio metodologico orientato a quantificare l’impatto complessivo dei processi produttivi aziendali sull’ambiente, superando i confini dell’Azienda (e dei suoi siti produttivi) per prendere invece in considerazione tutte le fasi delle attività e delle produzioni aziendali.

La “Prospettiva del Ciclo di Vita” considera quindi anche gli impatti indiretti delle produzioni, slegandosi dai luoghi fisici aziendali per aprirsi alla valutazione degli impatti ambientali “di filiera”, indipendentemente dal soggetto che svolge le attività produttive.

Infatti gli aspetti ambientali connessi alle materie prime, ai prodotti ed ai servizi fruiti o acquisiti da una Azienda rientrano esplicitamente fra gli aspetti indiretti che secondo la norma ISO 14001 le Aziende stesse sono chiamate ad identificare, valutare e gestire nell’ambito del proprio Sistema di Gestione Ambientale.

In questo senso la “Prospettiva del Ciclo di Vita” si avvicina alle logiche del Life Cycle Thinking, senza però pretendere approcci così ampi e rigorosi di applicazione della metodologie di Life Cycle Assessment (LCA) a tutto “l’ecosistema aziendale”.

Se la Life Cycle Perspective richiede di lavorare tramite metodologie di Life Cycle Assessment (LCA) serve però valutarne attentamente il campo di applicazione, i “confini del sistema” da analizzare: tali confini non sono infatti codificati da alcuna PCR (Product Category Rules, come capita per l’EPD o la Carbon Footprint) o da qualsivoglia altra indicazione normativa specifica, ma sono invece da valutarsi caso per caso e sono da ricondurre ad un perimetro che sia coerente rispetto all’attività produttiva dell’Azienda e delle sue filiere.

 

Consulenza per la Certificazione ISO dei Sistemi di Gestione Aziendali – Studio Rabaioli